
Categorie
- Ricerca (20)
Ultimi Articoli
- LA DIETA CHETOGENICA E IL MICROBIOTA INTESTINALE9 Febbraio 2021
- IN SALUTE - DIETA CHETOGENICA9 Febbraio 2021
- LEAN MASS HYPER-RESPONDERS9 Febbraio 2021
- LA DIETA CHETOGENICA E IL MICROBIOTA INTESTINALE
Interessante pubblicazione recente di Massimiliano Caprio e Antonio Paoli.
Obesità e dismetabolismo costituiscono fattori prognostici per la gravità dell’infezione da COVID-19; pazienti in sovrappeso con resistenza insulinica evidenziano infiammazione cronica aumentata , alterata risposta immunitaria e aumento del rischio di coagulazione intravascolare. In questi pazienti l’infezione virale può condurre a un rischio 6 volte superiore di sviluppare sintomatologia grave da COVID 19.
Il virus utilizza il recettore ACE2 per entrare nelle cellule ed infettarle. Il recettore ACE2 e il recettore DPP4 (dipeptidyl peptidase-4), entrambi recettori usati dal virus, sono collegati al controllo del metabolismo del glucosio, a infiammazione e ad alterazione della fisiologia cardiovascolare e renale. ACE2 è espresso nelle cellule polmonari, renali, cardiache, nei vasi sanguigni e nell’intestino tenue. Studi recenti hanno dimostrato che il tessuto adiposo esprime elevati livelli del recettore ACE2, facendo pensare che tale tessuto possa costituire un deposito virale e un sito strategico per amplificare la tempesta citochinica indotta dal virus.
Una serie di fattori favoriscono la gravità della sintomatologia
Per questo motivo il recupero del metabolismo attraverso una dieta chetogenica potrebbe costituire un intervento preventivo per la riduzione della sintomatologia da COVID 19.
Inoltre i chetoni prodotti attraverso questa dieta hanno un significato anche regolatorio dell’infiammazione, per cui, al di là del metabolismo, la dieta assume anche un ruolo importante nella riduzione dell’infiammazione indotta dal virus.